Il nome dell’itinerario preannuncia meraviglie e i luoghi della penisola sorrentino-amalfitana attraversati mantengono la promessa
Il Parco regionale dei Monti Lattari abbraccia l’intera penisola sorrentino-amalfitana. Comprende un territorio di 27 Comuni della penisola, che vanno dall’entroterra fino alla costa.
Qui si trova uno dei più ampi ventagli escursionistici dell’Appennino. La sua fitta rete di sentieri consente di sperimentare appieno la convivenza tra montagna e mare, che in questo territorio è stretta come in nessun altro luogo d’Italia.
La maggior parte dei rilievi possiede versanti acclivi che spesso precipitano in vere e proprie pareti. Le vette più alte del parco sono Sant’Angelo a Tre Pizzi e Monte Faito.
I sentieri che corrono attraverso i monti si snodano in contesti panoramici di grande suggestione. La morfologia di questa penisola fa sì che molte delle passeggiate consentano di abbracciare con lo sguardo i due mari.
Tra i percorsi più suggestivi, il più famoso è il Sentiero degli Dei. E già il nome preannuncia meraviglie e i luoghi attraversati mantengono la promessa. Questa passeggiata si svolge su un percorso da secoli utilizzato dalle popolazioni locali come via di comunicazione.
Prima dell’apertura della carrozzabile tra Agerola e Amalfi, sentieri e mulattiere erano le uniche vie di comunicazione tra i centri abitati di queste aspre montagne. I tracciati erano battuti da contadini con i loro muli carichi di attrezzature agricole e prodotti della terra, ma anche da operai intenti a trasportare materiali da costruzione.
Partendo da Bomerano, una piccola frazione di Agerola, si raggiunge Positano, che distano circa 9 chilometri, attraversando una incredibile successione di pareti e grotte, terrazzamenti coltivati e ruderi di antiche abitazioni, tratti boscosi e belvedere sospesi sulla costa. Stupenda è la vista su Vettica Maggiore, un piccolo agglomerato urbano che si mimetizza tra i terrazzamenti coltivati a limoneti. Ma tantissimi sono gli scorci mozzafiato che si incontrano dietro a ogni curva.
Solo il tratto finale, la discesa che va da Nocelle a Positano, richiede un minimo di cautela, in quanto i 1700 gradini che si devono scendere vanno affrontati con la massima concentrazione. Per il resto, il sentiero è piuttosto semplice, purché si indossino scarpe adatte. Di tanto in tanto si attraversano boschetti, si trovano punti di sosta e persino piccoli bed and breakfast per chi desidera fermarsi in questo angolo di Costiera Amalfitana dove la folla di turisti non arriva mai.
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